Il corpo, il sintomo e le emozioni



Reich , il ‘padre’ della bioenergetica, si occupava in particolare di psicosomatica. Interpretava la tendenza a bloccare il respiro quale volontà di controllare i vissuti. Ampliando la respirazione notò l’affiorare di forti emozioni. Le tensioni muscolari, secondo Reich, indicano un preciso atteggiamento anche psichico nei confronti della vita. Le emozioni trattenute, ovvero non espresse, si insinuano nel corpo, il quale le ingabbia facendosi del male. Sono ‘tossine psichiche’, mine vaganti che prima o poi si trasformano in sintomo. L’unico modo per liberarsene è riconoscerle e viverle fino in fondo: una rabbia va espressa, una paura va riconosciuta e attraversata fino in fondo, una malinconia va ascoltata fino a risalire alla sua origine e cercare di capirne le cause. Un pianto va stimolato e accolto, non come una debolezza ma come una maniera di manifestare un disagio o una gioia.
Il sintomo è il risultato del modo che ognuno ha di stare al mondo. Ogni tensione muscolare contiene la storia e il significato della sua origine. Dissolvendola si libera energia. Il blocco dell’energia vitale che causa il sintomo può, altresì, derivare da un trauma o dal perpetuarsi di una stato di frustrazione/stress.
Reich perfezionò tecniche di intervento come l’ampliamento della respirazione, il massaggio, la pressione, il movimento etc).Il contatto fisico era per Reich un importante agente terapeutico.
L’esperienza dell’emozione libera, apre una nuova via ai sensi, a un organismo sano e vitale, a un cuore aperto e amorevole, a un profondo senso di unità con la vita. Consentire all’energia di fluire liberamente, è più importante che dirigerla. Per il corpo è importante restare nell’emozione, viverla, percepirne il moto. Al contrario è distruttivo analizzarla, trattenerla, contenerla, respingerla (rabbia, pianto, frustrazione, vergogna, invidia etc). Negare un’emozione vuol dire dirigere l’organismo verso la chiusura o l’esclusione del flusso emotivo. Le emozioni ci collegano direttamente con il battito del cuore, la fitta nelle viscere, l’affiorare delle lacrime, le contrazioni muscolari. Le emozioni sono in fondo energia che cerca sbocco ed espressione, quando si cerca di trattenerle o ingabbiarle, si formano dei blocchi a livello fisico.
Alexander Lowen nel suo lavoro di medico e psicoanalista poté osservare come i blocchi muscolari impedivano il libero scorrere dell'energia vitale.
Una persona con il flusso energetico bloccato, perde una parte della sua vitalità, che influisce negativamente sul suo stato psico-fisico
L’energia vitale è un elemento invisibile che scorre nel corpo visibile, quando si blocca, non fluisce più liberamente ma è imprigionata in una o in più zone del corpo, da contrazioni muscolari.
Quando siamo energeticamente equilibrati, tutto il corpo partecipa in modo armonioso alle manifestazioni espressive ed emozionali.
Da adulti, rispetto a quando eravamo bambini, la caratteristica di armonia tra corpo ed emozioni generalmente tende a perdersi perché si possono fare esperienze di come la libera espressione delle nostre emozioni si scontra con il rifiuto, la disapprovazione, l'umiliazione, ecc. Impariamo presto, perciò, a controllare le nostre emozioni, e questo ha delle conseguenze. Blocchiamo permanentemente i muscoli coinvolti in queste espressioni medianti tensioni croniche, che sono inconsce.
Lowen osservò che i blocchi nella gola e nelle mascelle, dal punto di vista emozionale, ci impediscono di piangere, di cantare o di gridare di gioia. I blocchi nelle spalle e nelle braccia trattengono sia il desiderio di aggredire e di colpire, sia la voglia di abbracciare. I blocchi nel giro vita ci impediscono prevalentemente di respirare bene. La contrattura dei muscoli delle gambe e dei piedi blocca lo stimolo alla ribellione, ma diminuisce anche la nostra capacità di stare in piedi e di essere indipendenti.
La Riflessologia Plantare integrata agisce sull'unità energia/mente/ corpo, allo scopo di ritrovare un organismo carico di vitalità, condizione che ci consente di vivere a pieno la nostra realtà e coltivare il desiderio di essere accettati e amati per ciò che siamo. Consente di sbloccare e far scorrere liberamente l'energia emozionale e vitale e di liberarci dalla “tanaglia” delle contratture muscolari croniche.

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